Mangiare fette biscottate con la glicemia alta: ecco le conseguenze

La glicemia, o livello di zucchero presente nel sangue, è un parametro fondamentale da tenere d’occhio per la nostra salute. Un valore glicemico alto, infatti, può indicare la presenza di problematiche importanti, come il diabete, situazioni transitorie legate ad una scorretta alimentazione o a stress. Proprio l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel mantenere la glicemia sotto controllo e saper scegliere cosa mangiare e cosa evitare, come ad esempio le fette biscottate, può influire significativamente su di essa.

Ma cos’è esattamente la glicemia? Si tratta fondamentalmente della quantità di glucosio, fonte di energia essenziale per il nostro corpo e derivante dai carboidrati consumati, presente nel sangue. Quando essa è alta, e dunque parliamo di iperglicemia, le cause possono essere multiple ma la principale, di solito, è un abuso di alimenti ricchi proprio di carboidrati o zuccheri.

L’impatto sul nostro corpo

Una glicemia alta può avere gravi conseguenze, specialmente se per lunghi periodi. Danni ai vasi sanguigni, ai reni o agli occhi e al sistema nervoso sono soltanto alcuni dei più gravi; un iperglicemia cronica può portare a stanchezza o sete eccessiva, un frequente bisogno di andare al bagno e perdita di peso. Uno degli strumenti più importanti che abbiamo per limitare questi danni è una corretta alimentazione.

Mangiare cibi eccessivamente ricchi di carboidrati e zuccheri, infatti, può portare a tutta queste serie di eventi incresciosi. Sarebbe buona norma, dunque, cominciare a pensare di limitare tutti quei prodotti dolci e/o grassi che, sfortunatamente ne contengono davvero in grandi quantità. Tra di essi, sembra impossibile ma è così, rientrano persino le fette biscottate.

Una scelta non sempre conveniente

Spesso considerate una scelta leggera e salutare, le fette biscottate vengono mangiate in diversi casi, come ad esempio quando stiamo particolarmente male di stomaco o se vogliamo una colazione light. Purtroppo esse sono ricchissime di carboidrati derivanti dal largo uso di farine 0 o 00 nel prepararle. Essendo, poi, un prodotto industriale, dunque confezionato, possono contenere anche altri ingredienti come ad esempio zuccheri aggiunti. Cosa fare dunque?

  • Cerchiamo di preferire quelle integrali
  • Leggiamo le etichette e evitiamo le marche ricche di zuccheri aggiunti
  • Limitiamone la quantità assunta, ne bastano poche
  • Bere molta acqua aiuta
  • Mangiamole in combinazione con altri alimenti ricchi di grassi insaturi

Le fette biscottate integrali sono un ottimo sostitutivo di quelle classiche poichè mantengono la praticità e il gusto può variare leggermente ma in cambio apporteranno una discreta dose di fibre che, una volta in corpo, aiuteranno a rallentare l’assorbimento degli zuccheri. In tal senso, preferiamo marche con la minor quantità possibile di zuccheri aggiunti all’interno; ne assumeremo in abbondanza con i carboidrati presenti.

Anche su buone, specie quando abbinate a creme o marmellate, dovremmo cercare di ridurne il consumo ad un paio di fette al giorno, magari a colazione, e accompagnandole piuttosto con degli alimenti ricchi di grassi buoni come il burro di arachidi, andando a ridurne l’impatto glicemico. In ultimo, ricordiamo che bere molta acqua contribuisce a stabilizzare la presenza di zuccheri nel corpo.

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