Chi l’ha detto che le cipolle servano solo a farci piangere? Nonostante sia vero che quando le tagliamo alcuni composti presenti al loro interno ci inducano a lacrimare, le cipolle fanno sorridere il nostro organismo. Infatti, si tratta di uno degli ortaggi bulbosi dal contenuto nutrizionale più valido in assoluto.
Di cipolle ne esistono tante varietà differenti, a partire da una pianta madre a cui è stato attribuito il nome in botanica di Allium Cepa; come detto in precedenza, si tratta di una pianta bulbosa, appartenente alla stessa famiglia del porro, l’aglio, scalogno ed erba cipollina. Nonostante ci siano diverse varietà, i valori nutrizionali restano più o meno invariati. Vediamoli subito:
I valori nutrizionali della cipolla
La maggior parte della composizione nutrizione della cipolla, è caratterizzata dalla presenza di acqua: parliamo di una quasi totalità, circa il 90%. Di conseguenza, ciò determina che l’apporto calorico della cipolla sia veramente molto basso, circa 20 kcal ogni 100 grammi di prodotto. Tra i macronutrienti, i carboidrati sono presenti in misura maggiore rispetto alle proteine. Nonostante ciò, essi sono rappresentati maggiormente da glucidi solubili e da fibra alimentare.
Particolarmente valido è il contenuto di sali minerali, in cui possiamo trovare una buona quantità di: potassio, calcio e fosforo. In misura minore, invece, troviamo il sodio ed il ferro. Inoltre, anche il contenuto vitaminico non lascia a desiderare caratterizzandosi di: vitamine del gruppo A e C, niacina, tiamina e riboflavina.
Quanta cipolla si può mangiare?
Il contenuto nutrizionale della cipolla viene arricchito anche dalla presenza di alcuni elementi antiossidanti, tra cui principalmente la quercitina. Quest’ultima svolga un’azione antinfiammatoria, andando a ridurre la formazione dei radicali liberi nel corpo e migliorando anche la funzione cardiocircolatoria. Facendo riferimento a questi benefici, quanta cipolla si può mangiare effettivamente?
- Non esiste un quantità predefinita in merito;
- Tuttavia, si consiglia di non mangiare più di 100 grammi al giorno;
- La si può mangiare sia cruda che cotta;
Siccome la cipolla si costituisce principalmente di acqua, vitamine e sali minerali che concorrono al corretto funzionamento dell’organismo umano, è chiaro che non ci siano particolari impedimenti sul suo consumo giornaliero. Gli effetti sui valori di glicemia, colesterolo e pressione arteriosa non sarebbero drastici. Tuttavia, è comunque consigliato non farne un abuso.
Perché? All’interno della cipolla si trova anche un’altra molecola dalle note piccanti: l’allicina, dalle proprietà antibatteriche. A causa della sua presenza, un consumo eccessivo di cipolla potrebbe comportare degli effetti collaterali a livello dello stomaco, portando all’insorgenza del reflusso gastroesofageo. Inoltre, inutile dire che si tratta della molecola che dona il caratteristico odore pungente alla cipolla, dunque potrebbe verificarsi anche una certa alitosi!