Pensare che potare una pianta consista solo nel tagliare qualche ramo qua e là, è veramente molto sbagliato! Prima di effettuare una potatura, è importante conoscere a fondo le caratteristiche della pianta che stiamo per trattare, in modo da esser sicuri che essa possa continuare a crescere sana e vigorosa.
Uno degli aspetti fondamentali da prendere in considerazione quando si deve potare una pianta, riguarda proprio il periodo di potatura. Quanto detto vale soprattutto per specifiche tipologie vegetali, come ad esempio l’oleandro, definito in botanica come Nerium oleander. E tu sai quando tagliuzzare il tuo oleandro? Vediamo insieme quando bisogna farlo:
Oleandro: quando si pota?
Il Nerium oleander è una pianta caratterizzata da una natura sempreverde, particolarmente amante del sole. Riesce a crescere vigorosamente in tutte le tipologie di terreni ed, inoltre, anche in corrispondenza di tutti i climi che si verificano durante il corso dell’anno. Nonostante questo, è bene che la sua potatura si effettui in periodi ben decisi.
Possiamo identificare due periodi ideali per la potatura dell’oleandro: prima della stagione invernale, quando ormai il processo di fioritura è stato ultimato. In alternativa, tale pianta può essere potata verso la fine della stagione invernale, ovvero prima che si verifichi la ripresa dal riposo vegetativo. Detto in parole più povere: prima che arrivi la primavera.
Qualche consiglio sulla potatura dell’oleandro:
Nonostante la pianta di oleandro si adatti bene a tutte le tipologie di clima, è molto importante che la potatura non si verifichi mai quando le temperature sono troppo basse. Proprio per far fronte a tale caratteristica, si deve effettuare prima dell’arrivo e subito dopo la fine delle gelate invernali, quindi:
- prima dell’arrivo dell’inverno, verso fine ottobre;
- quando il processo di fioritura è ormai ultimato;
- a fine inverno, prima della ripresa dal riposo vegetativo;
- prima dell’arrivo della primavera;
La potatura dell’oleandro mira all’eliminazione di tutti quei rami ormai esausti, morti e/o danneggiati, che quindi non riuscirebbero più a produrre i fiori. Quando ci si accinge ad effettuare la potatura dell’oleandro, è molto importante che gli attrezzi vengano disinfettati tra una pianta e l’altra, così da non andare incontro alla diffusione di possibile infezioni parassitarie o di malattie. Inoltre, è bene che siano anche correttamente affilati, così che i tagli sia netti e decisi.
Questa potatura richiede anche l’utilizzo di guanti protettivi per le mani, in quanto dai tagli potrebbe fuoriuscire un secreto bianco e lattiginoso che è appiccicoso ed anche difficile dar mandar via. Infine, dopo aver potato, l’ideale sarebbe concimare la pianta così da stimolare una crescita sana e vigorosa, che mostrerà dei meravigliosi fiori!