I gerani sono tra i fiori più popolari in assoluto tra i giardinieri amatoriali, che vogliono mettere in primo piano qualche tocco di colore in balcone o in giardino. Quando si decide di iniziare a coltivarli, è necessario fare attenzione ad alcuni accorgimenti. Tra i principali, rientra la scelta del momento migliore per procedere al rinvaso. Se ti stai facendo domande in merito, stai leggendo la guida giusta.
Nelle prossime righe, potrai trovare diversi consigli per gestire al meglio questi fantastici fiori sempreverdi, ideali nei casi in cui si punta a creare macchie di colore che saltano subito all’occhio, con un focus particolare sull’aspetto del rinvaso, particolarmente importante soprattutto in questo periodo di freddo, nel corso del quale è essenziale prendersi cura al meglio delle piante onde prepararle alla bella stagione.
Qual è il periodo migliore per trapiantare i gerani?
Un periodo fantastico per rinvasare i gerani è l’autunno. Generalmente, chi opta per questa alternativa procede al rinvaso prima di ricoverare le proprie piante in un ambiente indoor, in modo da proteggerle dalle gelate dell’inverno. L’optimum per il periodo di riposo vegetativo e di freddo pungente sarebbe custodirli in una serra con delle pareti in vetro. Nel caso del rinvaso autunnale dei gerani, per ottimizzare il risultato che si ammirerà in primavera, è opportuno adottare qualche piccola cautela. Essenziale, per esempio, è togliere i rami vecchi o quelli eccessivamente legnosi. Se possibile, è bene anche concentrarsi nel togliere la crosta presente sul terreno.
Tornando ai rami ricordiamo che, prima di concretizzare il rinvaso autunnale, si può intervenire anche su quelli sani e dalla consistenza non palesemente legnosa. L’importante è avere cura di tagliare circa due terzi di ogni singolo ramo. Altro consiglio importante: il giorno successivo al rinvaso, non bisogna assolutamente dimenticarsi un’annaffiatura abbondante, nonché lo step della concimazione. Un concime liquido realizzato con ingredienti specifcii per piante fiorite va più che bene.
Come rinvasare i gerani vecchi?
Quando si parla di rinvaso dei gerani, non conta soltanto il quando, ma anche il come. Una volta archiviata la sopra descritta fase della potatura – tra questa e il rinvaso, dovrebbe passare idealmente una settimana – arriva il momento di scegliere il nuovo vaso per i propri amati fiori. Per forza deve essere di dimensioni maggiori rispetto al precedente? Assolutamente no! L’unico caso in cui vale la pena seguire questo consiglio riguarda le situazioni in cui le radici sono particolarmente attorcigliate tra loro ed escono dai fiori di drenaggio. Ecco cosa devi fare quando questa cricità non è presente:
- Togli la pianta con il suo terriccio.
- Lava il vaso immergendolo in una soluzione di acqua calda con qualche scaglia di sapone di Marsiglia.
- Rimetti dentro pianta e terriccio.
Facciamo un piccolo passo indietro ricordando che, prima di finalizzare il terzo tra gli step appena menzionati, è opportuno stendere sul fondo del vaso dei cocci di terracotta e, subito dopo, spargere dell’argilla espansa. Uno strato di un paio di centimetri va più che bene e permette di ottimizzare il drenaggio, con tutti i vantaggi del caso per quanto riguarda la prevenzione del marciume delle radici dei tuoi adorati gerani.
Se ti interessa anche rinnovare il terriccio, magari perché sai che quello precedente non era adatto, cerca, in commercio, soluzioni specifiche per gerani o crea una nuova miscela a partire da terriccio universale e sabbia di fiume. Controlla che il vaso sia pieno fino al colletto ed esercita una leggera pressione con le dita. Così facendo, garantirai la massima stabilità alla pianta.