Piantare un bulbo come l’aglio non è una pratica che richiede chissà quali grandi competenze; ma è altrettanto vero che, essendo legata alla coltivazione, bisogna sempre sapere quello che si fa e soprattutto bisogna sempre farlo con la consapevolezza di conoscere questo mondo ricco di grandi opportunità e di enormi soddisfazioni.
La coltivazione dell’aglio in particolar modo non è molto complessa, che deve però essere seguita fin dall’inizio, essendo poi destinata all’uso in cucina. Si può praticare sia in giardino piantandola in terra che in vaso, nessuna differenza sostanziale se non di tipo tecnico; vediamo quindi come procedere passo dopo passo.
Perché è utile coltivare l’aglio da sé?
Ci sono numerosi vantaggi volti a favorire la coltivazione dell’aglio fai-da-te, e non solo perché un aroma che serve per insaporire i nostri migliori piatti. L’aglio, infatti, è utile per la salute e per migliorare anche l’ambiente in cui viviamo. Dal punto di vista salutare, l’aglio presenta un numero molto elevato di nutrienti, in particolare le vitamine (C e del gruppo B), ma anche minerali come magnesio e selenio. Non dimentichiamoci poi delle proprietà anti-ossidanti, fondamentali per difendere l’organismo da infiammazioni e per rafforzare anche il sistema immunitario.
C’è poi da dire che l’aglio ha anche la capacità di purificare l’aria che respiriamo: infatti, spesso sarà capitato di trovare nelle stanze da letto dei più tradizionalisti, ma sopratutto nelle case dei nonni, spicchi di aglio posizionati sui comodini. Ecco, non si tratta di un errore, ma è una scelta mossa dalla consapevolezza che l’aglio è inteso come mezzo che purifica l’aria degli ambienti in cui si trova, eliminando le tossine che possono inficiare sulla salute. Insomma, con un servizio due benefici.
Come coltivarlo?
Iniziamo subito il passaggio più importante, quello legato alla semina, che risulta essere il più complesso sia in quanto alla scelta del momento giusto sia in quanto alla tecnica da usare. Consideriamo anche che la coltivazione dell’aglio, in generale, dà enormi soddisfazioni, perché ci permette di poter contribuire al nostro risparmio economico, ma avere anche un certo peso per garantire la salute dell’intero ecosistema in cui viviamo. Ma come procedere con la semina?
- scelta dei bulbi: dipende da cosa cerchi, quindi se preferisci un sapore più delicato opta per l’aglio bianco; se preferisci un sapore più intenso, opta per l’aglio viola; altrimenti buttati su quello rosso per un gusto ancora più deciso.
- i bulbi devono essere sani e privi di macchie
- prepara il terreno, scavando piccoli buchi a una profondità di 5-7 cm
- pianta i bulbi con la punta rivolta verso l’alto
- annaffia quando ti accorgi che il terreno è secco; deve rimanere umido, mai zuppo
- controlla sempre lo stato delle piantine, per evitare che vengano colpite da possibili attacchi di parassiti
La raccolta è infine il momento migliore, quello in cui finalmente potrai godere del tuo lavoro. Ma come procedere anche in questo caso? Intanto, non tirare a mani nude e forzando la pianta dall’esterno. Usa una vanga da mettere sotto terra con delicatezza per tirare fuori i bulbi. Questo servirà per non rovinare intanto la pianta di aglio e non spezzare gli spicchi all’interno.
Infine, vogliamo dirti di imparare a gestire quest’esperienza come una forma di contatto con la natura, con la quale entrare in simbiosi: solo così avrai modo di scoprire piano piano e in modo piuttosto autonomo tutto quello che c’è da sapere in merito alla coltivazione dell’aglio, trovando ogni volta un modo per migliorarti.