L’aglio è uno fra gli ortaggi più usati in cucina dal caratteristico odore pungente. È una pianta bulbosa poco esigente, per questa ragione è adatta anche a chi è alle prime armi. Può essere coltivata facilmente sia nell’orto sia in vaso, basta assicurarle il terreno idoneo, la giusta concimazione e una annaffiatura regolare. Dalla semina alla raccolta, ecco tutti i passaggi da seguire per coltivare l’aglio.
Il periodo più indicato per seminare l’aglio è da novembre a febbraio, prima che inizia la stagione primaverile. Dovrete mettere a dimora lo spicchio da cui si formerà la pianta che darà i suoi frutti in estate. Lo spicchio, o bulbillo, dovrà essere piantato con la punta rivolta verso l’alto. Nel caso voleste seminare più spicchi, dovrete creare delle file distanti 20 cm l’una dall’altra.
Coltivazione dell’aglio: semina e irrigazione
Il terreno più adatto per la coltivazione dell’aglio deve essere ricco di sostanza organica, sabbioso e ben drenato, anche se può crescere bene in qualsiasi tipo di terreno. Questo ortaggio si presta a essere coltivato anche in vaso, avendo cura di preparare uno strato di ghiaia sul fondo. Predilige le temperature miti e le zone soleggiate.
L’aglio non ha bisogno di molta acqua. Durante l’inverno saranno sufficienti le piogge, mentre in primavera e in estate, se le giornate sono più torride, dovrete annaffiarlo di tanto in tanto. Mai bagnare il bulbo quando si è sviluppato, perché potrebbe diventare preda di parassiti e durante gli ultimi trenta giorni prima della raccolta.
La raccolta dell’aglio
Trascorsi cinque o sei mesi dalla semina potrete raccogliere i bulbi d’aglio. Se temete di anticipare i tempi, potrete regolarvi in questo modo: se il gambo si piega e si svuota è segno che il bulbo può essere raccolto. Prima di adoperarlo, vi converrà esporre al sole l’aglio per alcuni giorni. Infine, dovrete conservarlo in un posto fresco e al buio. Le varietà di aglio sono molte, fra le piante coltivate e quelle che crescono in maniera spontanea. Ecco le più conosciute:
- aglio bianco: il più comune
- aglio rosso: un prodotto tipico di Sulmona
- aglio rosa: diffuso a Napoli e ad Agrigento
L’aglio può essere aggredito da diversi parassiti, per questo motivo è essenziale fare molta attenzione durante le innaffiature, evitare che si creino dei ristagni d’acqua nocivi. Fra gli insetti che più comunemente possono attaccare le piante d’aglio ci sono la muffa bianca, che causa un ingiallimento progressivo delle foglie e la mosca dell’aglio, responsabile di alcune gravi malattie.
Sono molte le malattie che potrebbero colpire la pianta. La peronospera si manifesta con sgradevoli macchie sulle foglie e un insolito colore grigiastro; la ruggine è la causa principale delle macchie gialle sulle foglie. E poi ancora la fusariosi, una fra le malattie più comuni nell’orto e infine il marciume dei bulbi provocato dalla presenza dei funghi.